Descrizione

Giulio Natta – (Premio Nobel per la chimica) 
Nacque a Porto Maurizio (Imperia) il 26 febbraio 1903, figlio unico di Francesco Maria, magistrato, e di Elena Crespi.
Il padre proveniva da una famiglia di coltivatori diretti originaria di Ceriana (Imperia), mentre la madre era vedova di un medico inglese rinomato presso l’aristocrazia ligure, con il quale aveva avuto una figlia. Fu Elena Crespi a curare l’educazione del futuro premio Nobel sin dalla prima infanzia, insegnandogli a leggere già all’età di tre anni. Natta rimase sempre molto legato alla sua famiglia e ai luoghi della sua infanzia: a Ceriana, dove continuò a recarsi per rendere visita al padre e dove, nel 1989, fu scoperta in suo onore una lapide commemorativa

Giovanni Battista Embriaco (Ceriana, 1829 – Roma, 1903) 
era un frate domenicano ligure appassionato di orologi. Per essere precisi, di orologi ad acqua, o idrocronometri, di cui fu l’inventore. Roma ospita due di queste sofisticate macchine del tempo firmate dal religioso.
La più famosa si trova al Pincio, il celebre colle con la bellissima piazza panoramica affacciata sull’Urbe. Sta qui dal 1872, anche se la sua invenzione risale al 1867, anno in cui il padre Embriaco ne inviò un prototipo all’Esposizione di Parigi (l’orologio, per difficoltà tecniche, non fu nemmeno estratto dalle casse di imballaggio). L’idrocronometro del Pincio fu realizzato anche grazie al lavoro dell’architetto comunale Gioacchino Ersoch.
Il sistema inventato dal religioso – un meccanismo in cui l’acqua, riempiendo a ritmo alternato due bacinelle, imprime un moto uniforme (“isocrono”) alla suoneria e al pendolo – fu riconosciuto ingegnoso da tutti gli scienziati dell’epoca, alla valutazione dei quali lo stesso inventore lo assoggettò.
Il padre Giovanni Battista Embriaco, si legge in una relazione dell’Accademia dei Lincei del 1860, umile come egli è, per natura e per professione religiosa, sottopone queste sue invenzioni alla nostra Accademia per averne incoraggiamento a perfezionarle e a renderle di ragion pubblica.
Naturalmente il responso fu positivo, e la “ragion pubblica” romana accolse volentieri gli idrocronometri di Embriaco per decorare spazi cittadini.
Oltre a quello del Pincio cui abbiamo accennato, Roma ha controllato, e controlla, lo scorrere del tempo su altri due orologi ad acqua di padre Embriaco. Purtroppo uno di essi – che si trovava nel cortile dell’ex Ministero delle Finanze – è andato perduto negli anni Sessanta del secolo scorso.
L’altro è ancora in funzione nel cortile di Palazzo Berardi, in via del Gesù. Alloggiato in una nicchia a conchiglia, l’orologio è circondato da quattro cariatidi e due busti di marmo.
Un'altro orologio ad acqua si trova a Ceriana nella sacrestia della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Orologio ad acqua del Pincio: viale dell’Orologio.
Orologio ad acqua di Palazzo Berardi: via del Gesù, 42.

Stefano Roverizio (Conte di Roccasterone)

ll Conte Stefano Roverizio di Roccasterone, nacque a Sanremo il 4 giugno 1809 da Giovanni Maria e da Antonia.
Era discendente di una antica famiglia nobile, originaria di Ceriana, che aveva costruito l'omonimo palazzo prospiciente l'attuale via Escoffier.
Uomo di specchiata onestà e validissimo amministratore fu sindaco della Città in diversi mandati : dal 1844 al 1848, dal 1850 al 1855 e infine dal 1873 al 1875. Fu anche deputato del Parlamento Ligure Piemontese.
Si occupò del porto, pubblicando un libretto " Cenni di Roverizio di Roccasterone sulla pratica del porto" (1849) e si interessò ai problemi politici, amministrativi ed economici del circondario di Sanremo, pubblicando un altro opuscolo " Il nuovo centro amministrativo pel Circondario di Sanremo e d'Oneglia" (1860), all'indomani della cessione di Nizza alla Francia.
Le opere degne di essere ricordate, ed alle quali si accinse il Conte Roverizio sono: lo Stabilimento del Lebbrosario, l'acquisto dell'antico convento dei Padri Gesuiti, la strada consorziate da Sanremo a Ceriana, l'apertura di una strada, detta poi Privata Roverizio realizzata di sua iniziativa, che collegava i giardini del parco Marsaglia con il Berigo e lasciata poi in uso alla cittadinanza, il compimento di Via Vittorio Emanuele II al lato orientale della città, il riassestamento del corso della Marina, i lastricati di via Feraldi e della Via Debenedetti, il Corso dell'Imperatrice con i suoi giardini, il riassestamento della strada carrozzabile da Poggio alla Madonna della Guardia e infine il Teatro Principe Amedeo.
Morì a Sanremo il 27 febbraio 1890.

Lio Rubini 
vice presidente di Repubblica e amministratore delegato della Manzoni, Nato a Ceriana, da una famiglia antifascista, partigiano coraggioso all'epoca dell' occupazione nazista di Genova, è stato uno dei protagonisti del mondo editoriale e pubblicitario italiano. 

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